Kevin Coyne and Dagmar Krause - BABBLE ("Songs for lonely lovers") 1979
"We're walking down darkened streets
There's a daylight beneath our feet
don't mind their smiles - don't look at them
We have our little castle
We've really built a den"
Myra e Ian si incontrano a lavoro.
Lui la conduce per mano nel suo mondo.
Lei se ne invaghisce immediatamente.
Al loro primo appuntamento guardano un romanticissimo film sul processo di Norimberga,
passano il tempo a discutere di omicidi, stupri, mutilazioni e se la spassano un sacco.
fanno all'amore, mettono in pratica le proprie fantasie, condividono tutto, giocano con una complicità che è un dono divino.
Un amore antico, fatto di promesse di reciproca appartenenza,
comunione di intenti, roba seria, sentimenti veri.
Si dedicheranno ad una serie di omicidi e torture
nei confronti di 5 minorenni.
Scoperti e denunciati, passeranno il resto della loro vita separati, in carcere.
Coyne e Krause cantano un amore di questo tipo.
Comunicano uno alla volta, e poi contemporaneamente, i propri vuoti.
una traccia dietro l'altra.
ti convincono della loro unica certezza: hanno un senso soltanto assieme.
La loro missione è quella di appartenersi.
nulla di più.
L'ultima vittima della coppia più bella del mondo è stata uccisa a colpi di ascia in testa.
I due hanno riso dell'espressione che ha fatto prima del colpo decisivo, poi Myra è andata a preparare un tè.
Si sono trovati e non hanno alcuna intenzione di relazionarsi col mondo esterno, né di separarsi.
La loro felicità appare socialmente inaccettabile, ma è la loro felicità e ha dignità per questo.
"It doesn't matter who you are
It doesn't matter who you are
we know who we are
we know who we are"
La Krause ha una voce che esprime sempre disperazione e gioia,
in quest'album questa impressione ti accompagna costantemente.
Coyne è uno di quelli con cui avrei volentieri bevuto una boccia di vino in silenzio.
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